venerdì 30 maggio 2014

https://mega.co.nz/#!BccUEQLa!34viiEM5TV7WGYvBpDSnw4SpPH9WEDiWEHPSLQsOS4k
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venerdì 2 maggio 2014

Pubblicato il video-presentazione sulla Tecnologia

Programmi Usati: Adobe After Effects CS6 e Adobe Premiere Pro CS6

Soundtrack: Daft Punk- Derezzed



Ecco il link al video!https://www.youtube.com/watch?v=mmTMumAckqA&
Enjoy it!

lunedì 10 marzo 2014

Browser

Cos'è un browser?



Un browser è un programma che consente di navigare ed interagire con le pagine web, i testi, le immagini ed altri elementi multimediali che formano internet o una rete locale.

I browser più moderni permettono anche di tenersi aggiornati con le ultime notizie dei vari siti web grazie ai feed RSS, di vedere video ed ascoltare file audio senza doverli scaricare, di navigare in sicurezza grazie a servizi che avvisano se si sta entrando in siti pericolosi e di molto altro ancora grazie alle molte estensioni che si possono scaricare gratuitamente.

Alcuni browser integrano anche dei client di posta elettronica, di scambio file o gestori di download.

Le tecnologie che i browser usano sono la messa in opera di standard internazionali che assicurano a tutti di poter navigare il web senza problemi con qualsiasi "marca" di browser si preferisca.

La gran parte dei browser sono gratuiti (come quelli che vi proponiamo) e in continuo aggiornamento.

Per maggiori informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Browser

Vi rimandiamo alla pagina apposita per confrontare le caratteristiche dei browser più conosciuti

Che cos'è Internet?

CHE COS’È INTERNET?


La rete delle reti

Variamente definita, Internet è sostanzialmente la "rete delle reti", cioè un insieme di reti di computer sparse in tutto il mondo e collegate tra loro, a cui possono accedere migliaia di utenti per scambiare tra loro informazioni binarie di vario tipo a definizione. 


Tecnicamente la definizione più corretta di Internet è forse quella di una federazione o un insieme di reti in grado di comunicare utilizzando il set di protocolli TCP/IP" (MARTIGNAGO E.- PASTERIS V.-ROMAGNOLO S., Sesto Potere, Apogeo, Milano, 1997). 

Al di là del tentativo di definirla, per descrivere Internet sono state usate varie analogie; la più frequente è quella delle reti telefoniche locali o nazionali che nel loro insieme formano una immensa rete internazionale, della quale molti possiedono una parte, senza che nessuno possa possederla tutta; infatti si dice che Internet non è di nessuno, anche se - perché il tutto funzioni - tutti devono tenere in efficienza la parte di loro proprietà. 

Non mancano naturalmente analogie più fantasiose, tra cui quella della scuola di McLuhan che vede Internet come "prolungamento" all’esterno del nostro cervello (così come la televisione era il prolungamento all’esterno della nostra vista) o quella addirittura fantascientifica secondo cui Internet sarebbe un "cervello collettivo".

La storia di Internet


Negli anni ’60, di fronte al successo scientifico rappresentato dal primo Sputnik sovietico (messo in orbita il 4 ottobre 1957) gli Usa da una parte lanciarono un programma spaziale che doveva portare l’uomo sulla luna, mentre dall’altra, a livello militare, predisposero un piano di difesa da un eventuale attacco atomico da parte dell’Urss, nell’ambito della cosiddetta Guerra Fredda. 


Fu così che il Pentagono creò A.R.P.A. (Advanced Research Projects Agency), un’agenzia per progetti scientifici a livello avanzato a scopi militari. Uno di questi progetti, presentato da Paul Baran nel 1962, mirava a creare un sistema di comunicazioni in grado di sopravvivere ad un attacco nucleare ed era basato sul sistema della trasmissione mediante commutazione di pacchetto (packet switching). 

Per raggiungere questo obiettivo era necessario che il sistema di comunicazione non avesse un punto centrale di controllo (no central authority), colpire il quale avrebbe significato mettere fuori uso l’intero sistema, ma avesse una struttura che garantisse le comunicazioni anche se parte dei collegamenti fossero stati distrutti. Bisognava che una comunicazione potesse seguire percorsi diversi in alternativa a quelli eventualmente distrutti. 

Nel 1969 Vinton Cerf creò Arpanet, collegando al nodo dell’Università di Los Angeles le tre Università americani di Santa Barbara (California), di Stanford e dell’Università dello Utah. Questo significò il passaggio dalle cosiddette LAN (Local Area Network, rete locale) ad una WAN (Wide Area Network, o rete su un’area vasta) fino all’attuale dimensione mondiale. 

Uscita dal controllo militare, Arpanet, infatti, ebbe come coordinatore la National Science Foundation, prendendo il nome di NSFN alla quale cominciarono a collegarsi reti regionali e locali, e successivamente internazionali.

Riteniamo inutile dare qui dei dati sull’attuale diffusione di Internet nel mondo, o in Italia, anche perché sono in rapida crescita e quindi comunque inattendibili. Forse ci preoccupa più quanto abbiamo letto recentemente relativamente ad una situazione della rete vicina alla saturazione, tanto che qualcuno parla di una tariffazione di Internet per limitarne l’uso o addirittura di una Internet 2 a pagamento, nonché quanto proposto a titolo di bit tax.

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